Rispetto per il lungomare, pardon: il “Water Front”

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Il lungomare di Minori è da considerare come il salotto “buono” del paese ed è sicuramente il posto più amato dagli abitanti.

Alla “California” si passeggia, si prende il sole o ci ripara da esso, ci giocano i bambini, c’è il tavolino per la partita a carte, il campo di calcetto , due bar e la storica fontana moresca.

I giardinetti sono la “Livella” terrena dei minoresi, ne godono allo stesso modo il ricco e il meno abbiente, il vecchio e il piccino, il bravo ed il cattivo, il lavoratore ed il disoccupato. Bastano i soldi per un caffè, se no c’è l’acqua della fontana, e si può trascorrere qui gran parte della giornata. Al lungomare siamo tutti uguali.

Un mio amico, tanti anni fa, commentando una possibile contratto di lavoro estivo da 500.000 “lire” proposto in un albergo del posto esclamò:” Cinquecentomila o il sole al lungomare? Mi stò ‘ncopp’ ‘o Lungomar’?”.

Purtroppo in questi ultimi anni il nostro “salottino” non è trattato molto bene e non se ne può godere come avveniva in passato.

Camminando sui sanpietrini è facile inciampare a causa dei numerosi dislivelli creatisi, il verde è diminuito per la scomparsa della quasi totalità delle palme infestate dal punteruolo rosso, le giostrine dei bambini sono oramai solo un intralcio, le recinzioni del “Leo Lieto” sono un palese pericolo soprattutto per i piccoli.

L’altro giorno, poi, si è abbattuto un lampione e ringraziando Santa Trofimena, la statua è presente a dieci metri dal luogo in cui il fatto si è verificato, non c’è rimasto sotto nessuno. I lanternoni sono da anni esposti alle intemperie ed alla salsedine, quindi occorre una revisione generale degli stessi.

Una volta si consumavano litri di saliva per qualche bruciatura a terra e per una decina di mattoncini affossati per i botti del “27”. E ora? Molto peggio.

L’amministrazione ha presentato un piano di riqualificazione del “Water Front” ma bisogna agire bene ed in fretta perché se l’operazione richiede troppo tempo è meglio intervenire un pò alla volta e sistemare tutti gli inconvenienti per evitare che il salotto diventi un tugurio.

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