Mast’Antonio e la devozione a Santa Trofimena

A mast’ Antonio Di Lieto sono stati dedicati attestati di stima e articoli di giornale, lui sicuramente se la sarà presa  ridere e avrà coniato l’ennesima battuta, da persona divertente qual’era in ogni situazione.

Molti i riconoscimenti per la sua passione dell’orto, curato a mò di opera d’arte, che gli è valso apprezzamenti e premi, oltre che migliaia di scatti fotografici, finanche su riviste estere.

Voglio menzionare soprattutto la sua devozione per Santa Trofimena, e per la Patrona ci ha tenuto a lasciare una sua impronta nella comunità.

Quest’anno sul calendario decicato alla Protettrice è stata messa in risalto la foto della statua di proprietà di mast’Antonio, tenuta gelosamente, venerata e ornata come fosse in una Chiesa.

 

Ma il lavoro per cui si è speso di più è il monumento della Martire che domina il lungomare di Minori. In occasione del restauro per il posizionamento della nuova scultura in bronzo ha messo tutto se stesso al fine di realizzare un’opera quanto più bella possibile, in collaborazione con il comune e soprattutto con l’indimenticabile priore Gennaro Schiavo.

Volle scegliere i marmi, organizzare una colletta in tutto il paese e sporcarsi le mani in prima persona per offrire quanto di meglio per Santa Trofimena.

Mast’Antonio ha lasciato la vita terrena non prima di aver atteso il passaggio della processione del 5 novembre sotto la sua casa, un corteo che ha rischiato di saltare a causa del tempo incerto. Alla fine Santa Trofimena ha percorso come di consueto le vie del paese. Nulla accade per caso.

Ciao mast’Antonio.

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