Lunedì, muntagn’ p’ muntagn’, si va all’ Avvocata!!!

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Lunedì 5 giugno il popolo devoto alla Madonna dell’Avvocata affronterà la dura salita che porta al monte Falesio per l’attesa festa che si tiene ogni anno il giorno dopo Pentecoste.

Quando il cielo sarà ancora buio,  le luci si accenderanno nelle case dei tanti pellegrini che provvederanno a preparare gli zaini carichi del necessario per la scampagnata, panini, frittate, bistecche da arrostire sulla montagna, dolci, acqua e soprattutto il vino, a fiumi.

Si perchè il vino sarà la benzina che alimenterà le braccia per scuotere le decine di tammorre che ininterrottamente saranno percosse, così come le nacchere, all’intonare dei canti popolari contornati dai balli, in particolare quello dedicata alla Madonna, quel “Muntagn p’ muntagn'” urlato a gran voce che riecheggerà fino al cielo, fino alla nostra Madre che non resterà indifferente all’amore dei suoi figli.

E poi la processione, una interminabile pioggia di petali di rose cadrà sulla statua della Vergine dall’inizio alla fine, dalla chiesa alla grotta dell’apparizione, dove Maria disse al pastore Gabriele:” Lascia le tue pecore e costruisci qui la mia casa”, e Grabriele Cinnamo ubbidì senza tentennare, proprio quello che oggi manca di più, l’ubbidienza e la sottomissione a ciò che Dio e la Madonna ci chiedono per un mondo di pace.

L’intero percorso diverrà un sentiero colorato dai fiori, i devoti intoneranno a più non posso l’ “Evviva Maria”, soprattutto i portatori, fino a perdere la voce, e un pò di tristezza si avrà quando l’Avvocata tornerà dentro la sua Dimora, sul suo tosello infiorato,  perchè per noi significherà la fine del giorno più bello e più desiderato dell’anno con l’auspicio che la Madonna ci conservi in salute per poter ritornare l’anno seguente.

E allora lunedì, bambini e vecchietti, a piedi, con i muli, con l’elicottero, salite festanti “muntagn’ p’ muntagn'”.

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