Aureliano è stato un inno alla vita,ovunque sia andato, con chiunque sia stato ha sempre donato amicizia e gioia.
L’esuberanza di Aureliano arrivava dagli occhi,dal suo sorriso, prima ancora che dalle parole. In questi ultimi tempi questa sua innata qualità, almeno nei miei confronti, si era accentuata. Bastava che arrivasse nel negozio ed esclamasse un semplice “Wé” per farmi sobbalzare, era la luce. Come quando è venuto prima di Pasqua, per me è stato quello il giorno della resurrezione. Sensazioni che possono descrivere tutti quelli, un numero incalcolabile, che hanno avuto la fortuna di stare con lui e lo hanno amato.