Nessunno a parole riuscirà mai a descrivere l’emozione che abbiamo provato nel rivedere le spoglie della nostra Santa Trofimena dopo venticinque anni. Tanti giovani le hanno ammirate per la prima volta, alcuni sono bambini, e come lo fu per noi anche per questi ultimi resterà probabilmente il ricordo del fragore, del sussulto, della concitazione, dei festeggiamenti particolari con cui si celebra questo evento.

Le lacrime, palesate e non trattenute dai devoti sono la risposta più esaustiva, concreta, visibile, per sintetizzare cosa ha rappresentato l’ostesione delle Reliquie per i minoresi.

Personalmente ho subito lo stesso effetto domenica mattina. Nel pomeriggio mi sono recato in Basilica per restare un pò di tempo vicino alla piccola urna. Già il ritornare ti pone in una fase diversa, riflessiva.

Pieni di peccati, irrispettosi della ferrea legge Divina, colmi di buoni propositi che poi non si realizzano e chi pù ne più ne metta, ti chiedi:” Ma siamo degni di guardare “in faccia” la Santa Protettrice?”. Dalla eccitazione del mattino sono passato ad un sentimento di disagio, come quando ti trovi al cospetto di qualcuno al quale hai arrecato un offesa, come quando un bambino si trova di fronte alla madre dopo aver combinato un guaio.

Paragonati alla morte ci rendiamo conto di non essere niente ma innanzi alle Reliquie di Santa Trofimena ti senti insignificante. Se una bambina di dodici anni ha sfidato tutto e tutti, subendo un atroce martirio pr mano del padre per professare la sua fede in Dio, tanto da essere eletta nella schiera dei Santi del Cielo, e poi vai a comparare la sua vita con quella di uno di noi, pensi che di cristiano abbiamo solo la facciata. Purtroppo.

Questo avvenimento serve proprio ad invertire la rotta, serve a porci dinanzi ad alle nostre responsabilità, di non vantare di essere cristiani e poi nella realtà fare l’opposto, Santa Trofimena è venuta in mezzo a noi per questo. Errare umanum est, sicuramente non siamo santi ma armati di buona volontà qualcosa di buono possiamo combinarlo di qui alla fine con l’aiuto della nostra Protettrice.