Ciao Pantaleone!!!


Un altro storico personaggio di Minori ci saluta e passa a miglior vita: Panataleone del ristorante la Botte, per tutti Pantalion’ ‘a Bott’.

Quelli della mia generazione sono cresciuti praticamente nel suo locale. Lo ripeto ogni volta che ne ho l’occasione, per noi ragazzi il buon Pantaleone aveva un occhio di riguardo, ci voleva bene davvero e inoltre ha rispettato sempre il minorese.

Grazie a lui ci potevamo permettere il lusso di andare due o tre volte a cena fuori, con quindicimila lire ti trattava da re. Il suo piatto forte? Sicuramente per noi erano gli scialatielli fatti a mano. Nessuno li faceva come lui. Alla siciliana, con i frutti di mare, alla polpa di granchio, una goduria, così come gli ‘ndunderi e poi la millefoglie e altri buonissimi dolci. Un maestro dei fornelli.

Alla fine veniva in sala, sorridente, a chiedere se era tutto a posto; ci teneva che fossimo rimasti contenti. “Grazie, grazie”, diceva così quando ci salutava, la Botte era come una casa per noi. Un grande chef che non si è mai esaltato per i tanti complimenti, modesto dietro le quinte a sfornare piatti uno più buono dell’altro. Di una umiltà più unica che rara.

Ha lavorato finchè ha potuto, non avrebbe mai svestito il grembiule e lasciato la sua cucina. Non nascondo che ho provato un grande dispiacere quando ha smesso, era e resterà il simbolo de La Botte. Porteremo nei nostri cuori il caro ricordo di una persona perbene, garbata, di un grande chef e gran signore.

Ciao Pantaleone!!!

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