E’ nato Raffaele Mormile!!!


Una splendida giornata quasi primaverile ci porta una gran bella notizia per lo sbocciare di uno splendido fiore, di una nuova vita.

Presso l’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona, alle ore 10, Maddalena Savastano ha dato alla luce Raffaele, per la gioia del papà Patrizio Mormile e della sorellina Sofia.

Sarà felice come una Pasqua il nonno, Raffaele Mormile, maestro nella progettazione e produzione di artistiche luminarie, il quale godrà sicuramente per aver ricevuto la puntella e magari come lui diventerà in futuro un gran paratore.

Auguri ai nonni materni, Vincenzo e Brigida, con gli zii Salvatore ed Ilaria, ai nonni paterni, Dolores e Raffaele, con gli zii, Renata, Alessia ed Antonio, anch’egli al settimo cielo perchè il nipotino è nato proprio nel giorno del suo compleanno.

Raffaele appena nato ha fatto già le cose in grande. Vive felicitazioni a questa bella famiglia!!!

Ciao Minicuccio


Ed anche Minicuccio Donatantonio ci ha lasciati e con lui se ne vanno tanti ricordi legati soprattutto, per quanto mi riguarda, agli anni delle partite al campetto “Leo Lieto” e soprattutto del torneo Costiera Cup di cui è stato un valido e disponibile collaboratore per anni.

Quante volte abbiamo urlato e poi riso insieme, era uno show continuo fuori al calcetto. Minicuccio è stato un punto di riferimento in quell’angolo di lungomare, quando il calcetto era più che un luogo sportivo. Era un ritrovo per tanti, per chi giocava a pallone, per quelli che tiravano a bocce, per chi stava lì per fare un pò di chiacchiere o per una partita a carte.

Se lo trovavi di vena buona ti faceva piegare dalle risate, specialmente se acchiappava il “soggetto” di turno.
Così come metteva in croce a qualche ragazzo che si atteggiava con lui a gran calciatore ma in realtà non lo era,a quel punto diventava un martello. Che grande!!!

Con chi lo stuzzicava sulla sua squadra, il Napoli, innescava una battaglia senza fine. “Addò vai cu sta Salernitan'”, quante volte me lo ha gridato, anche se in fondo non era contro perchè i figli alla fine sono fan sfegatati dei granata.

I figli. Giuliano, Salvatore e Pasquale, tre bravi ragazzi, tre abili cuochi, tre ottimi padri di famiglia. Un orgoglio per Minicuccio che ne è stato sempre fiero. Sono amico d’infanzia di Giuliano, siamo cresciuti insieme e quando con Minicuccio finivamo a parlare di lui gli si illuminavano gli occhi perchè sapeva che calcisticamente, e non solo, era quello che più gli somigliava.

Minicuccio ha militato in tante squadre, ci raccontava di epiche sfide giocate su campi di calcio con terreni paragonabili a sentieri di montagna e i palloni pesanti come macigni. Si vedeva che da giovane era stato uno duro, uno che non le mandava a dire, un tipo deciso.

Mi viene in mente la sua immagine di quando allestiva le coffe al lungomare, stavamo ore a guardare da piccoli. O quando tornava a riva con la barca, con gli stivali e la cassetta del pescato.

E’ così che voglio ricordarlo a Minicuccio. Con lui se ne vanno altri anni belli di cui resteranno ricordi indelebili.

Ciao Minicuccio!!!

Ciao Teresa dai mille colori


Una notizia brutale che mi ha lasciato senza fiato. Non posso credere che te ne sei andata così Teresa. L’altro ieri entrò Monica nel negozio e mi accorsi che fuori ad aspettarla nella Smart c’eri tu. Mi venne subito da dire che avevamo ricomposto il trio delle scuole elementari di Maiori. Monica subito disse:”Erem’ ‘e megl’ tutt’ e tre” e tu annuisti con la testa e abbassandoti la mascherina sfoggiasti quel tuo sorriso, unico, bellissimo, che porterò sempre nel mio cuore. Mi salutasti lanciandomi un bacio e io ricambiai ma adesso quel gesto di profonda amicizia sa tanto di infausto presagio.

Sei stata unica, l’ho pensato fin dal primo giorno che ci incontrammo dalle suore, amichevole, quella tua testa tutta riccioli, simpatica, infondevi gioia solo a guardarti o parlarci un attimo. Eri e sei rimasta una ragazza dei mille colori, con te si poteva solo essere e pensare positivo. Sei stata una degli amici sinceri a cui sono rimasto legato e che mi hanno reso orgoglioso di aver frequentato le elementari a Maiori.

L’amicizia e la stima reciproca non si sono mai spente e ho sempre ammirato quello che hai fatto nel tuo paese, soprattutto per i bambini. Dove c’era divertimento c’eri tu. Dai balletti del Carnevale, ai quali partecipavi già ai tempi della scuola, al Mini Club estivo, dal doposcuola ai ragazzini alla organizzazione di feste.

Quando ci vedevamo era bellissimo, sembravamo sempre quei bambini delle elementari con poca voglia di studiare e tanta di giocare.

Te lo dicevo sempre che avrei desiderato averti a Minori, una come te avrebbe fatto la differenza nell’ambito sociale. Purtroppo di Teresa ce n’è una solamente.

Però lo sfizio di fare qualcosa insieme me lo sono tolto. Con te sono riuscito a mettere su due o tre compleanni per mia figlia, uno dei quali presso la POA di Maiori e non ti sei smentita perla tua bravura. Non solo, avevo notato che eri riuscita già ad istruire alcuni tuoi “discepoli” e si vedevano i frutti dei tuoi insegnamenti.

Pensando a quante generazioni di ragazzi sono cresciuti accanto te sono convinto che hai lasciato una eredità di valori a tanti di loro che non ti dimenticheranno e magari qualcuno porterà avanti il tuo progetto.

Sei stata una leonessa nella vita, non hai mai mollato nemmeno quando altri lo avrebbero fatto, mi raccontavi delle tue battaglie e invece di rattristarti mostravi il sorriso, la tua arma vincente. Penso che la morte per colpirti ha dovuto prenderti alle spalle con tutta la sua violenza perchè se la vita ti avesse chiesto di combattere ancora una volta avresti vinto sempre tu.

Ciao Teresa dal cuore grande e dai mille colori, non ti dimenticherò mai, con te se ne va un pezzo importante della mia vita.