A Minori abbiamo finalmente rivisto il Venerdì Santo come da tradizione dopo due anni di privazione. Tutto stupendo, almeno fino alla brutta notizia giunta a pochi istanti dalla processione che ci ha lasciati attoniti: la scomparsa di Guido Bonito, per noi tutti Guidariello.
Stentavo a crederci, l’avevo visto il giorno prima all’ora di pranzo, il tempo di una battuta e ci siamo salutati. Quello che è accaduto dopo è incredibile.
Guidariello a Minori è stato una leggenda, l’icona della dolce vita, l’uomo fascinoso con la fama di rubacuori, dal portamento signorile, sempre elegante, che viaggiava per il mondo, ti raccontava le avventure con i compagni di una vita, Pasquale, Mario, Franco, Massimo e altri ancora, storie che non ti stancavi mai di ascoltare, poteva vantare inoltre autorevoli amicizie ma alla fine stava bene con tutti e soprattutto si è fatto volere bene da tutti.
Quando da ragazzi in estate oziavamo al lungomare davanti al bar lo vedevi andare verso il lido con i Ray Ban a specchio, camicia sbottonata, tutto abbronzato, era un continuo dire:” Nu juorno vulesse essere comme a Guidariello”.
Una esclamazione ripetuta di continuo da chissà quante persone.
Personalmente ricordo i tanti pomeriggi trascorsi davanti al bar, le spedizioni verso Cava e Salerno da dove tornavamo divertiti perchè con Guido c’era da farsela sotto dalle risate, tirava fuori di continuo battute e sfottò esilaranti. Con lui anche qualche bella e indimenticabile serata.
Stravedeva per i bambini, anche per i miei, soprattutto per la prima, ogni quando mi incontrava mi chiedeva:” Addo sta a russulella?”, non mancando di regalare palline, caramelle e per ultimo mi portò un angioletto di ceramica al negozio per darglielo.
Guido ha saputo godere appieno della vita e quando l’ho conosciuto meglio ho scoperto una persona di grandi valori, generoso, dedito agli affetti familiari per i quali non ha esitato a sacrificarsi nel momento del bisogno. Una gran bella persona.
Ciao Guido, resterai nei nostri ricordi e nei nostri racconti!!!