La scomparsa di Salvatore Nolli ci ha lasciati attoniti, senza parole, su tutti noi è calato un velo di profonda tristezza, dolore, incredulità.
Lo vidi passare poco tempo fa correndo davanti al negozio, con la sua mole imponente, il giorno dopo entrò nel negozio e come al solito mi salutò:”Wè, Yes”, e giù la solita espressione divertente. Passano due o tre giorni e un tizio mi dice:” Hai saputo di Salvatore? Ha una situazione di salute complicata”.
Scioccante, da non credere, in questi frangenti oltre a restarci male puoi fare una solo cosa: pregare. Purtroppo non c’è stato il lieto fine come tutti speravamo.
Davanti agli occhi mi passano continuamente immagini di Salvatore, dalle foto dell’asilo con mio fratello, di quando veniva dietro casa mia tutti i pomeriggi per recarsi a casa di Luca Troiano, altro indimenticabile amico che ci ha lasciati in giovanissima età. Ricordo i loro disegni dei personaggi dei cartoni giapponesi, tipo Dragonball, e io che stupito davanti a quelle figure a volte eseguite con semplici penne e matite gli chiedevo:” Ma overamente l’avete fatti voi, senza carta copiativa o altro?”.
I ricordi più allegri sono legati a quando con la ditta del padre più volte negli anni hanno eseguito lavori a casa nostra. Era un continuo di siparietti e battute. Salvatore, il padre Vittorio, il cugino, quante risate ci siamo fatti in quegli anni. Si affibiavano nomignoli a chiunque, nessuno si poteva sottrarre a quelle burle spiritose e simpaticamente beffarde.
Salvatore era sempre di buon umore, se ci penso non l’ho mai visto una sola volta malinconico.
Un’altra fotografia stampata nella mente è del papà Salvatore, amorevole come pochi. Davanti scuola non mancava mai, con gli abiti da lavoro e la bandana legata in testa, alla campanella di entrata e di uscita ad attendere il figlio. Nel mentre le chiacchierate incentrate immancabilmente sul calcio, altra sua grande passione.
A giugno abbiamo condiviso una grande emozione quando è stata celebrata la Prima Comunione dei nostri bambini. Non passava inosservata la loro “dolce attesa”, aspettavano un altro bel regalo:la nascita del terzo figlio, poi avvenuta nelle scorse settimane, e questo li rendeva ancora più belli.
Si può dire che Salvatore ha avuto una vita con tante gioie fino alla fine, tranne il triste epilogo che ha cagionato all’intero paese dispiacere ed incredulità, situazioni che possono far impazzire ma alle quali non riusciremo mai a dare una spiegazione plausibile.
Non riesco a credere di non poter rivedere più passare quel ragazzone mentre va a correre, a giocare a calcetto, il non sentire gli immancabili sfottò e le battute e ci sarà un posto tristemente vuoto davanti alla scuola, dove c’era sempre lui ad aspettare i figli. Però dall’Alto continuerai sicuramente a seguirli e proteggerli.
Ciao Salvatore!!!