La scomparsa di Teuccio Lembo è stata una brutta botta per Minori, per tutti quelli che lo hanno sempre stimato come persona e ammirato come sportivo, il calciatore più titolato che il nostro paese abbia avuto.
Poco tempo fa venne nel negozio e mi disse, con il sorrisetto sotto i baffi:” ‘E Jack t’aggia fa vrè na cos'”, e tirò fuori un libro, “I Bianconeri di Battipaglia”, che narrava dei novanta anni delle zebrette e logicamente su Matteo erano state spese le parole più belle a celebrazione del giocatore simbolo della squadra.
Mi è venuto in mente di quando andai in una azienda sportiva, Gana Sport, a Battipaglia per comprare delle attrezzature sportive e quando il proprietario, il signor Florio, capì che ero di Minori mi chiese subito di Matteo Lembo. Lasciò tutto e si mise a nostra disposizione raccomandandosi di salutarci il suo campione.
E’ lui il bomber più prolifico della storia bianconera con oltre duecento marcature, le sue gesta sono annoverate anche in numerosi testi e spesso lo si vedeva ospite nei programmi sportivi delle emittenti locali che sempre lo invitavano. Non si vantava del suo passato ma si vedeva che ne andava fiero.
Purtroppo quelli della mia età lo hanno conosciuto dopo il ritiro quando era nelle segreteria della scuola media e non abbiamo avuto la fortuna di vederlo giocare ma per noi ragazzi era una leggenda del calcio poichè la sua carriera ci veniva raccontata in continuazione.
Anche in età avanzata quando il suo fisico era divenuto più massiccio, durante le partite di calcetto con i suoi amici ti faceva numeri che solo un grande può permettersi.
Quando allenò l’InterMinori si notò subito di che pasta era fatta, poche chiacchiere e allenamenti tosti, il gioco del pallone per lui era una cosa seria, non contava la categoria di militanza.
Tra i suoi traguardi più belli c’è sicuramente la cerimonia del trasporto con la torcia olimpica in occasione di “Roma 1960” tant’è che una gigantografia che lo testimonia si trova nel vicolo di San Pietro.
Ho trovato un passo in suo onore postato dalla prof. Federica Telese scorrendo il suo profilo che riassume tutto:”
A MATTEO LEMBO
Squilli di tromba, rullìi di tamburo
per un talento, uno sportivo puro.
Partì per Battipaglia da Minori
ove tornò stracarico di onori:
“cannoniere” in Campania e in Nazionale.
Nel calcio e nella vita eccezionale.
Il tuo nome resterà nella storia, ci mancherai Mister Teo!!!