Alice nel paese della Galleria?


Lo dico con sincerità, l’amministrazione comunale di Minori quest’anno propone un addobbo di luci davvero bello che segue il tema delle fiabe, tra le quali c’è “Alice nel Paese delle Meraviglie”.

Oltre all’aspetto esteriore c’è quello più profondo che per noi significa speranza, una “luce” in fondo al tunnel buio di questo maledetto virus.

Una favola che ci rappresenta tutti noi minoresi, noi sappiamo di vivere da sempre nel paese delle meraviglie, da Torre Paradiso alla Torricella fin su il Convento di San Nicola, dei giardini di limoni, degli Ndunderi, di Santa Trofimena, del mare, delle verdi colline e degli ameni borghi.

Un ringraziamento di vero cuore anche da parte dei bambini che di sicuro apprezzeranno e godranno nel vedere i personaggi che tanto amano, il grande albero in piazza e la carrozza di Cenerentola al lungomare. Loro se lo meritano, già sono stati privati della socialità scolastica e delle attività nel tempo libero.

Ma allora mi chiedo una cosa. Caro Andrea, cari amministratori, perchè vogliamo rovinare questa favola che dura da secoli?

Perchè vogliamo rovinare tutto con la galleria, abbruttendo questa bellissima scenografia. A chi piacerebbe una favola con il titolo di ” Alice Nel Paese della Galleria”?.

Alice alla fine si è svegliata e la sua storia fantastica era stata tutto un sogno bellissimo. Noi viviamo da sempre in un incantevole sogno, non trasformiamolo in un incubo.

Buone feste, in buona salute in allegria…e levamm’ a miez’sta galleria!!!

Ciao Viciè, toro fino alla fine


Davvero una gran brutta notizia questa domenica la scomparsa di Vincenzo D’Amato, Vicienz’ ‘o Tor.

Mai soprannome fu più azzeccato sia per il tuo carattere focoso ma anche per la tua instancabile volontà nel lavoro ma anche in tutto il tempo che dedicavi alla comunità.

Nello sport dove hai difeso i colori della nostra cittadina per tanti anni e negli innumerevoli tornei. Ricordo in uno di questi partecipò che già aveva una età da “fuori quota”, ma la sua foga era quella di un ventenne e se ne accorsero sia gli avversari che l’arbitro.

Immenso il suo impegno anche per la Chiesa e per l’Arciconfraternita del SS.mo Sacramento. Cuore pulsante di quella tradizione del Venerdì Santo che tanto ci rende fieri. Avanti e indietro come un’ossesso per preparare il paese all’evento e controllare che tutto fosse in regola. Guai se le cose non erano fatte nel modo giusto. E quante cazziate quando facevamo casino alle prove per i battenti. Sulla serietà in certe circostanze era inflessibile.

Lo ricorda così il giovane Luigi Mansi:”Una delle colonne portanti della Congrega, sempre presente, sempre in prima fila. Quando si dovevano issare le croci nei villaggi mostrava una forza incredibile. E grande è stata la sua devota partecipazione e collaborazione alle peregrinatio di Santa Trofimena nel 225° anniversario. Non ci posso credere”

Ricordo la sua opera nella borgata del Monte nella chiesetta degli Angeli Custodi. Amava quella festa, accoglieva tutti con affetto e felicità. Insieme con la sua amata Giuseppina a preparare pentoloni di pasta e fagioli per la gente, per i musicanti e per i giovani.

Grande la devozione per la Madonna Avvocata, c’è andato sempre. Il lunedì dell’ottava non te lo perdevi mai, era un’atto d’amore per la Mamma del Cielo.

Ultimamente balzò all’onore della cronaca quando riuscì ad eludere i controlli e a buttarsi tra le fiamme nel tentativo di domarle perchè minacciavano il fondo dell’Abbazzia dove ha trascorso una vita a lavorare in quella terra.

Sei stato un esempio e un vero Toro fino alla fine.

Cia Viciè!!!