Ciao Lorenzo


Con Lorenzo Civale se ne va un mio grande amico, un fratellone, soprattutto se ne va un servitore instacabile di Minori, dei minoresi e della nostra Santa Patrona Trofimena.

Non si tirava mai indietro e c’è stato per tutti, nessuno escluso. Poteva sembrare burbero, nervoso, spesso lo era, ma aveva un cuore grande Lorenzo.

Ricordo che quando doveva difendere i diritti suoi e dei colleghi era sempre in prima linea, altro che sindacati, Lorenzo alzava la voce e batteva i pugni sui tavoli quando c’era da farlo.

Lorenzo l’ho conosciuto da ragazzo, con lui pure una simpatica parentesi di qualche gara di basket in Prima Divisione, in seguito siamo diventati grandi amici. Sia ben chiaro, pure io mi sono preso le mie dosi di brontolate e sguardi incazzati.

La parentesi più bella per entrambi è stato il coinvolgimento nella organizzazione dei festeggiamenti di Santa Trofimena. Un pomeriggio al Centro Sociale, dopo una serie di incontri finiti con un nulla di fatto per la composizione di una commissione, ci ritrovammo solamente io, don Pasquale, Tonino Manzi e Lorenzo. Non era una decisione facile, la festa era a rischio, mi bastò incrociare lo sguardo di Lorenzo che con un segno di approvazione abbassò la testa e disse:” Pruvammece, Santa Trofimena ci pensa”. Da allora il nostro legame è divenuto ancora più forte.

Ricordo il nostro “primo” Lucernario, eravamo sul sagrato tesi e pensierosi con la speranza che tutto filasse per il verso giusto. Subito dopo l’apertura del panno la statua di Santa Trofimena avanzò verso l’uscita e Lorenzo mi disse:” Abbasta che a guarde, te passa tutte cose”. Era vero, aveva ragione. Anche ultimamente quando ci sentimmo a proposito di una visita medica mi rispose che andava tutto ok, “Lei ha fatto la sua parte, tu sai di chi parlo” disse.

Gli anni belli del Cinema Sotto le Stelle, con un altro indimenticabile amico, Alessandro Vaglia, tutti i giorni a pulire le sedie, togliere i residui di pop corn e bibite per rendere accogliente la sala all’aperto. Che belle soddisfazioni ci siamo tolti. C’era sempre.

Ha lavorato una vita intera senza fermarsi mai, la fatica non gli è mai pesata. Per Lorenzo tutto quello che faceva era una missione da compiere.

Con la sua Cooperativa ha dato pulizia e lustro al paese per decenni, il suo motto era “Nuie simme ‘e Minori, nun’ putimme fa brutta figura”. Ed è per questo che lo trovavi a qualunque orario in servizio, non riposava mai.
Lorenzo che lo chiamavano a tutte le ore, durante il pranzo, la cena, finanche quando dormiva, perchè c’era un topo o un gatto morto da togliere in strada, Lorenzo che si otturava il tombino e correva a disostruire, Lorenzo che quando c’era una processione puliva fino all’ultimo pezzetto di carta, Lorenzo col decespugliatore a rasare il prato del lungomare e a curare il verde pubblio insieme ai suoi colleghi, Lorenzo che il Cimitero doveva essere un “villetta”, come diceva lui; ci teneva tantissimo, e potrei andare avanti ancora per molto a descrivere l’efficienza ed il valore di Lorenzo. Una forza di volontà incredibile, fino a quando ha potuto.

“Io faccio ‘o spazzino”, diceva, per lui questo termine non era una offesa, anzi, era orgoglioso di esserlo e in questo suo essere si racchiudeva tutta la sua dignità e semplicità. Espressione che usò, come egli stesso mi raccontava, per descrivere il suo lavoro quando conobbe Antonietta, sua ragione di vita insieme alla figlia Federica. Quando parlava dei suoi tesori si scioglieva, quasi non lo riconoscevo. Era per loro che è stato un leone tutta la vita ed è per loro che ha tentato di vincere questa battaglia, fino alla fine.

Lorenzo non ha perso, ha vinto, perchè se mi guardo intorno un altro come lui a Minori non c’è e non ci sarà, tutti chi più e chi meno ce lo siamo ritrovati a fianco nel momento del bisogno. Lorenzo ha sempre dato, senza risparmiarsi un attimo. Lorenzo era un meritevole di ogni bene, un minorese esemplare ed encomiabile.

Ora starai finalmente viaggiando verso il Cielo, al cospetto di Dio e di Colei che amavi e quando la guardavi ti faceva stare bene.

Ciao Lorenzo, sarai sempre con me.

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